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STAGIONE 36 - POVERI MA BELLI

La stagione 36 fu una delle più belle e incredibili della nostra storia.
Chiuso il campionato precedente con un inopinato 2° posto, scalato a 3° (fortunatamente!) per differenza reti, ci presentavamo con gli inaspettati favori del pronostico, insieme alla neo-promossa La Sicilia Vera siamo Noi - autentica corazzata coi controfiocchi - e a BrotaGhegna, appena scesa dalla VI serie. Us Fermana si confermava come il solito TAista, nonostante avesse acquistato un portiere e avesse provato ad irrobustire la difesa già dal termine della stagione appena conclusa; l’altra matricola IperMilan poteva anch’essa lottare tranquillamente per un posto tra le prime due. La Rabbia e l’Orgoglio pareva spacciata, così come Aquile del Salento (ormai in bancarotta), mentre Heaven32 restava la mina vagante del torneo. Si preannunciava un campionato che più equilibrato (dal 1° al 6/7° posto) non si poteva immaginare.
Agimmo in maniera minima sul mercato: di rinforzi era arrivato solo il polacco Jegier, grandissimo regista arretrato, e un’ala da allenare, Felles, mentre più tardi si aggiungeranno anche l’altra giovane ala Keler e Spartaco Bortuzzo, attaccante al rientro, destinati però entrambi alle amichevoli infrasettimanali. In uscita ci salutarono due dei nostri più grandi decani, Sonsol e Neumayr, che era già stato rimpiazzato da Roberto Del Nero. Non cambiava praticamente nulla rispetto all’anno prima.
In Coppa avemmo vita facile su Don Bosco (9-0, tripletta di Guzovskiy, doppiette di Brinkmann e Budzikowski), prima di venire travolti in casa per 5-1 dall’Indipendiente de Vas. Era stato comunque un inizio promettente.
L’esordio in campionato fu splendido, così come avevamo lasciato: 3-1 contro Us Fermana, con molto poca sofferenza, e una prestazione di grande intensità e convinzione. Sorprendente la sconfitta dei siciliani di LSVsN, nello scontro fra matricole contro IperMilan (3-2), mentre BrotaGhegna sommergeva di gol (otto, 2 di Hans-Frits Oort) Aquile del Salento, prima di una serie incredibile di 7 vittorie su 7 nelle partite casalinghe, con 36 gol fatti e solo 6 subiti, autentico rullo compressore tra le mura amiche. Heaven32 liquidò per 3-0 LRel’O, dimostrando a questi ultimi di avere avuto solo molta fortuna nel pazzesco campionato precedente.
La seconda giornata ci vedeva già impegnati in quella che pareva la partita più difficile della stagione, ospiti di LSVsN. Mentre BrotaGhegna ne faceva 5 anche a LRel’O e volava in vetta, noi andammo in Sicilia a vincere una delle partite più belle della nostra storia. Utilizzando una nuova impostazione tattica, che si rivelerà vincente nell’arco di tutto il campionato, schierando le ali verso il centro e provando ad attaccare, seppur debolmente, su tutti e tre i lati di attacco, fu decisivo proprio il possesso del centrocampo: dopo 29 minuti vincevamo 4-0, con una straordinaria doppietta di Erland Brinkmann. Dietro avevamo costruito un fortino invalicabile; pur con un attacco spuntato, sfoderammo una delle prestazioni più belle di sempre.
Dopo aver frantumato (11-1, record con tripletta di Felles, sostituto dell’infrotunato Gervazzi) Aquile del Salento, con contemporanea altra sconfitta di LSVsN e quella di BrotaGhegna (1-5 in casa di IperMilan), arrivammo allo scontro diretto con questi ultimi entrambi da primi in classifica. Giocavamo in casa loro.
Riprovammo lo stesso 352 con ali TM, e scoprimmo di aver trovato un tesoro di inestimabile valore: ancora una volta, dopo soli 20 miunti eravamo già sul 3-0 per noi. Fu un dominio incredibile, e la nostra difesa ancora una volta fece la differenza. Il gol della bandiera fu di Borgovski.
A questo punto, iniziammo a pensare seriamente che la promozione avrebbe potuto non essere così irraggiungibile. Dopo 4 partite eravamo a punteggio pieno, con soli 3 gol subiti e 21 fatti. Stando alle statistiche, avremmo dovuto stare tranquilli, ma non era così facile. In realtà, sapevamo che per arrivare in VI con qualche speranza di poterci restare, bisognava arrivare primi e vincere il campionato, il secondo posto è nella maggior parte dei casi la migliore anticamera per perdere tempo e soldi in una serie troppo più difficile rispetto ai mezzi reali.
Comunque, la forma era buona, la fiducia magnifica: avevamo molte credenziali.
Le due partite casalinghe che seguirono ci indicarono la via. Contro BrotaGhegna, con il solito modulo difensivista, vincemmo 3-1 una partita tirata ma convincente, grazie anche al 6° gol consecutivo di Brinkmann. Heaven32 impattava 0-0 con IperMilan e andavamo a +4 dal secondo posto.
Alla 6^ giornata, mentre LSVsN perdeva anche contro BrotaGhegna e diceva apparentemente addio alla promozione (-8 dal secondo posto, +1 dal penultimo), noi ci giocavamo l’ennesimo scontro diretto, stavolta contro Heaven32. Ma bastarono due gol di due difensori nei primi minuti di gioco (Del Nero e Giulietti) per tenere sotto controllo i rivali, che ormai conoscevamo a memoria e sapevamo affrontare a meraviglia. I punti di vantaggio sulla seconda diventavano 5.
I doppi scontri ci regalavano l’avversaria più facile, LRel’O, e sapevamo che ci sarebbe stata un’autostrada spianata verso la VI, dato che l’equilibrio del resto del girone impediva a qualcuno di staccarsi dalla massa, e LSVsN era ormai impantanata inspiegabilmente nelle zone basse. Con due secchi 4-0 (con Brinkmann che arrivava a quota 9 reti in 8 partite), ci presentammo alla 9^ giornata a punteggio pieno, con 34 gol fatti e solo 4 subiti. Us Fermana e IperMilan, e Heaven32 e BrotaGhegna, intanto, si spartivano la posta - 3 punti a tutte - mentre con due goleade risaliva un po’ LSVsN.
In casa di Heaven32 ci rendemmo conto di avere praticamente vinto il campionato. La partita era tosta, ma sapevamo che avremmo potuto permetterci diversi errori di lì alla fine. Errori che non arrivarono.
Alla Heaven32 Arena pioveva, e la nostra difesa rese la partita un’autentica noia. Un palo di Antolli e una traversa di Katszenschlager chiusero il primo tempo, con i nostri tentativi di contropiede frustrati continuamente dal campo bagnato. Nel secondo tempo ci fu il buio assoluto, tranne la perla di Carlos Gervazzi: straordinaria ripartenza in velocità, palla al venezuelano, messo a sedere Lipari, scavalcato Siemieniuk, 1-0 al 53’, partita finita. Eravamo praticamente promossi, con quasi il doppio dei punti (27 a 15) della terza, BrotaGhegna, e a +8 da IperMilan. Sembrava fatta.
Non giocammo contropiede, in casa di BortaGhegna, e la nostra serie positiva si interruppe. Fu un errore veniale (e una sconfitta di misura: 2-3), anche se la vittoria di IperMilan ci portò a +5 a 4 giornate dal termine. LSVsN intanto risaliva a -5 dalla zona promozione. Ma per IperMilan, così come per noi, sembrava fatta.
Fu lo scontro diretto, come vuole il caso, a sancire la nostra promozione automatica in VI.
Mentre BrotaGhegna perdeva contro Us Fermana e i siciliani schiantavano LRel’O, noi giocavamo contro IperMilan. Eravamo comunque favoriti, e una doppietta di Jegier mise subito le cose in chiaro. A fine tempo accorciò Fredriksson, ma a noi andava bene anche il pareggio. Che non arrivò, perché nella seconda parte Antolli fece il tris, e Brinkmann (a secco da diverse giornate) sfiorò il poker. 3-1, eravamo in VI.
Contro Aquile del Salento facemmo 8 reti e guadagnammo anche l’automatica coccarda, ma ciò che era davvero avvincente era la lotta per il secondo posto: BrotaGhegna, che in casa era uno schiacciasassi (5-1 a IperMilan, 7-0 a LRel’O), aveva perso troppo terreno fuori; ne approfittò LSVsN, che nel girone di ritorno non sbagliò un colpo, e si permise anche di rubarci un 2-0 in casa. In campionato, non perdevamo dalla stagione 31 in casa (35 partite consecutive), ed avevamo SEMPRE segnato almeno un gol nelle partite casalinghe (cioè, segnavamo da 46 partite consecutive). Ma era onesto così, erano loro i più forti, forse anche più forti di noi.
Giustamente, per la promozione l’ultima giornata vide di fronte LSVsN (26) e IperMilan (25), mentre BrotaGhegna (24) doveva sperare nel pareggio delle due pretendenti, avendo vittoria assicurata contro Aquile del Salento. LSVsN in questo caso si riprese indietro la sfortuna delle prime partite: avrebbe forse meritato IperMilan di vincere, ma gli attaccanti dei siciliani furono cinici e infilarono per 4 volte la palla in rete. Solo due volte invece, lo fecere gli avanti di IperMilan. Risultato ingiusto, ma giustamente fu LSVsN a farci compagnia in VI!.
Dietro, come prevedibile, LRel’O fece compagnia a Aquile del Salento nel ritorno verso l’VIII, mentre Us Fermana non andò oltre un 6° misero posto.
Tra i marcatori, nonostante la grande partenza di Brinkmann, stravinse Hans-Fits Oort (BrotaGhegna, 18 reti, due nell’ultima) davanti a Ernst Senior (Heaven32, 15) e Mario Zanesi (Fermana, 14). Quarto il nostro danese (11), insieme a Katzenschlager.
A fine stagione ci salutò anche Luis Benedit, uno dei migliori giocatori della nostra storia, e si videro anche i primi frutti delle giovanili: si accasarono i ‘portierini’ Fossà e Momentè, ma il gran colpo fu Fausto Marini, venduto per quasi 500.000 € a soli 18 anni.
Il nostro sogno si era infine realizzato, nonostante avessimo il monte-stipendi più basso, non avessimo le valutazioni migliori, e neppure il miglior attacco (BrotaGhegna fece ben 10 gol in più). Inoltre, non avevamo più la squadra primavera, ed uno stadio piccolo (20.000 posti). Avevamo vinto grazie al nostro progetto, alla nostra intelligenza e alla nostra programmazione. Il nostro Hattrick era stato vinto, secondo la mission che ci eravamo stabiliti in partenza, nella lontana stagione 30.

   Dragoon FC - 36 punti - Campione VII.702, stagione 36